Carciofo di Gerusalemme: il nome esotico di un tubero che dovremo consumare più spesso
Il carciofo di Gerusalemme è una pianta perenne che produce un tubero molto noto in Europa e
in tutto il mondo con il nome di topinambur. Pur essendo molto simile a un patata, il suo aspetto
ricorda il tartufo o lo zenzero, mentre il sapore richiama quello del carciofo, anche se più dolce.
Andiamo a conoscerlo meglio.
Un po’ di storia: origini ed etimologia del carciofo di Gerusalemme
Le origini del carciofo di Gerusalemme trovano radici nella tradizione popolare degli indigeni del
Quebec e del Massachussetts. Successivamente l’esploratore francese Samuel de Champlain
importò il tubero in Europa. Ben presto il topinambur fece ingresso nella cultura gastronomica delle popolazioni più povere, come proposta alternativa alla patata, viste le sue notevoli proprietà nutritive e il costo esiguo dello stesso.
Nonostante il nome possa trarre in inganno, quest’ortaggio, detto anche rapa tedesca o fiore del sole, non è originario di Gerusalemme e ricorda il carciofo solo nel gusto. Una prima menzione potrebbe riguardare i Puritani inglesi, che giunti in America avrebbero dato questo nome alla pianta in onore della Nuova Gerusalemme, con l’intenzione di fondarla nelle terre appena scoperte.
La seconda ipotesi fa riferimento a un errore di pronuncia del termine girasole da parte delle
popolazioni anglosassoni. La parola fu introdotta dai coloni italiani per definire il fiore giallo della
pianta. È probabile che successivamente la denominazione girasole artichoke si sia trasformata in
Jerusalem artichoke, che in inglese significa carciofo di Gerusalemme.
I benefici del carciofo di Gerusalemme
Il carciofo di Gerusalemme è ricco di proprietà benefiche molto utili per la salute del nostro
organismo. Vanta, infatti, un alto contenuto di acqua, carboidrati e inulina, una fibra affine
all’amido di patata in grado di favorire il processo digestivo e migliorare la funzione intestinale.
Può essere quindi considerato un valido probiotico, utile nel favorire la proliferazione di lattobacilli e bifidobatteri, microrganismi che rivestono un ruolo importante nel garantire il benessere del sistema metabolico e immunitario. Il topinambur è spesso consigliato nella diete ipoglicemiche e ipocaloriche, intervenendo nella regolazioni dei livelli di colesterolo e di glucosio.
Si tratta, inoltre, di un tubero privo di glutine e ricco di vitamine A, B e C. Questo ortaggio, essendo ricco di potassio, è un ottimo sostegno per le difese immunitarie, poiché aiuta l’organismo ad affrontare meglio la stanchezza, l’affaticamento muscolare e lo stress.