Monster fruit, il frutto tropicale con le squame: sapevi che può essere pericoloso?
Si chiama Monster fruit ed è il frutto della Monstera deliciosa, una pianta tropicale originaria dell’America Centro Meridionale. È diffusa anche in Europa, dove però, le differenti condizioni meteorologiche, non favoriscono la produzione di frutti. Leggendo le prossime righe ne scopriremo caratteristiche e qualità.
Monster fruit: ecco come è fatto e quando può diventare tossico
Sicuramente il Monster fruit è uno dei frutti meno noti e più strani al mondo. Il suo aspetto ricorda
una spiga di mais lunga circa 30 cm, rivestita da una scorza composta da scaglie esagonali di colore verde. Queste cadono man mano che la polpa diventa matura: è possibile accelerare questa fase ponendo il frutto in un recipiente di vetro coperto da un panno.
Ciononostante è consigliabile attendere lo scollamento spontaneo delle squame. Forzare questo processo potrebbe, infatti, impedire che il frutto maturi completamente. Ecco perché è sempre meglio attendere che le squame si stacchino in modo naturale.
In caso contrario il frutto potrebbe non essere commestibile o, peggio ancora, risultare tossico per
l’organismo umano. Se ancora acerbo, il Monster Fruit potrebbe rivelarsi pericoloso a causa della
presenza di acido ossalico, una sostanza capace di irritare gola, pelle e mucose. Al contrario, il
frutto maturo può essere consumato in tutta tranquillità.
Monster fruit: una prelibatezza al gusto di ananas, cocco e banana
Il frutto della Monstera deliciosa non è molto presente sulle tavole italiane perché, come accennato prima, in Europa le piante non riescono a produrre frutti. Nei Paesi di origine, invece, viene consumato fresco, diventando protagonista di squisite macedonie, ma non solo.
Viene, infatti, utilizzato anche nella preparazione di deliziose confetture o per realizzare golosi dessert.
In Italia la pianta viene utilizzata prevalentemente a scopo ornamentale, grazie alle sue meravigliose foglie traforate a forma di cuore che creano piacevoli effetti scenografici, regalando un aspetto esotico ai vari luoghi.
Forse non tutti sanno che questa pianta è in grado di assorbire le sostanze inquinanti presenti nell’ambiente, trattenendole: tra queste, in particolare, la formaldeide. Per quanto riguarda il nome della pianta, l’appellativo Monstera deliciosa si riferisce, nella sua prima parte, alla potenziale tossicità del frutto acerbo. Deliciosa, invece, indica la capacità di rimanere estasiati al primo morso di un frutto maturo al punto giusto: in questo caso potremmo avvertire al palato freschi sentori di ananas, banana e cocco.