Cosa ci fanno questi bombi nei fiori? Beh, la siesta

Svolazzare di fiore in fiore per raccogliere il polline è un lavoro stancante. Motivo per cui stanno spopolando sul web le foto di bombi che si addormentano stanchi, per una piccola siesta, all’interno dei fiori. A dire il vero non è ben chiaro se le foto che troviamo in giro si riferiscano a bombi che, effettivamente, si sono addormentati nei fiori o che semplicemente si sono tuffati nella corolla per arrivare meglio al polline. Il dubbio è lecito.

La siesta (forse) dei bombi nei fiori fa il giro del web

bombi fiori
Crediti foto: Bee Friendly

Effettivamente molte specie di api selvatiche dormono regolarmente fra i fiori. Questo a differenza di quanto accade con le api mellifere. Queste ultime, infatti, lavorano solitamente a turni e, fra un turno di raccolta e l’altro, dormono all’interno dell’alveare. Tuttavia a volte, se perdono l’orientamento, potrebbero rimanere a dormire fuori, riposandosi proprio nei fiori.

Per quanto riguarda i bombi, considerando che hanno un metabolismo molto veloce e che sbattono le ali anche a fino 200 volte al secondo, ecco che hanno bisogno di mangiare praticamente senza sosta. Così nessuno si stupirà nello scoprire che, a metà giornata, spesso si concedono un pisolino per ripristinare le energie spese nella ricerca del cibo.

E molto spesso si limitano ad addormentarsi o fare pausa nei fiori in cui si stavano nutrendo.

Ricordiamo che i bombi sono insetti imenotteri appartenenti alla famiglia Apidae. Non sono le “api maschio”, come erroneamente si pensa, bensì un genere cugino delle api. Più grandi delle api comuni, hanno una livrea gialla e nera a bande (anche se esistono specie tutte nere o con bande arancioni).

La loro caratteristica principale è che sono ricoperti di una folta e soffice peluria. Rispetto alle vespe e ai calabroni, i bombi sono meno aggressivi, un po’ come le api mellifere. Tuttavia, sia la regina che le operaie sono in grado di pungere. E possono farlo a ripetizione senza perdere il pungiglione e senza morire come succede con le api mellifere (in questo sono più simili a vespe e calabroni).

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