Albero del pane: perché si chiama così, caratteristiche e virtù
Artocarpus altilis: è questo il nome scientifico dell’Albero del pane, il cui frutto è protagonista di molte ricette della tradizione alimentare caraibica. Questa pianta offre una grande quantità di frutti, anche due-tre volte l’anno, senza necessitare di cure particolari. Scopriamo qualcosa di più in merito.
Le caratteristiche principali dell’Artocarpus
L’Artocarpus appartiene alla famiglia delle Moraceae e proviene dalle zone meridionali del Pacifico. Parliamo di una pianta sempreverde destinata a raggiungere anche i 20 metri di altezza, prediligendo le regioni con clima tropicale e l’esposizione prolungata al sole.
I frutti hanno le dimensioni di piccoli meloni, con la buccia verde e la polpa bianca e farinosa, caratterizzata da un elevato contenuto di amido. Generalmente il frutto maturo pesa 1 kg, ma è
possibile raccogliere esemplari di circa 5 kg. Le foglie, di forma allungata, sono dure, lucide e di
colore verde scuro.
Come accennato poc’anzi, l’Albero del pane può produrre anche più di 200 frutti, pur crescendo
quasi spontaneamente, a differenza di altre coltivazioni come quella del riso o del grano, che
necessitano di cure maggiori. Il nome Artocarpus deriva dalla congiunzione di due vocaboli greci: artos, che significa pane e karpós che vuol dire frutto. La polpa, una volta matura, assume la consistenza del pane appena sfornato. Il sapore, invece, ricorda quello delle patate dolci.
L’Albero del pane: una fonte ricca di proprietà benefiche
Forse non tutti sanno che il frutto dell’Albero del pane è ricco di elementi molto importanti per il benessere del nostro organismo. Tra questi citiamo alcune vitamine del gruppo B, carotenoidi, sostanze antiossidanti e molte fibre. Sono presenti anche diversi sali minerali, quali Calcio, Fosforo, Rame, Potassio, Magnesio e Ferro. È importante ricordare che il frutto dell’Artocarpus contiene molti carboidrati privi di glutine e a basso indice glicemico.
Secondo una ricerca scientifica, le proteine in esso contenute sarebbero più digeribili di quelle presenti nel grano. Per quanto riguarda le varie preparazioni, il bread fruit può essere consumato fritto, al forno, cotto al vapore, oppure usato per arricchire insalate, minestre e zuppe.
Per quanto riguarda le proprietà benefiche, le fibre contenute nel frutto contribuiscono ad alleviare
i disturbi come il reflusso gastroesofageo, l’ulcera, la gastrite. Prevengono, inoltre, importanti patologie cardiovascolari come l’infarto e l’ictus, mantenendo stabili i livelli di colesterolo. Gli antiossidanti, infine, contrastano l’azione dannosa dei radicali liberi.