Tanaceto, proprietà, usi e controindicazioni: come puoi utilizzarlo al meglio
Il tanaceto, più nota col nome di erba amara, è un genere di piante Spermatofite Dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, dall’aspetto di piccole erbacee dai fiori bianco-gialli simili alle margherite. Oggi vediamo insieme i suoi usi, proprietà e controindicazioni.
Il tanaceto era utilizzato sotto forma di infuso, polvere, olio essenziale e tintura madre. Il decotto di tanaceto trova impiego come disinfestante per le piante, contro la tignola e le altiche. In questo caso è sufficiente far bollire per circa 20 minuti, 10 litri di acqua con 300 g di fiori di tanaceto. Poi lasciar raffreddare e nebulizzare il decotto sulle piante da trattare. Nella medicina popolare, le sommità fiorite sono utilizzate come rimedio antielmintico e sono impiegate anche all’interno di preparazioni con indicazioni per il trattamento di emicrania, dolori reumatici e perdita dell’appetito. L’olio, invece, era utilizzato per il trattamento di disturbi come i dolori articolari, i crampi gastrointestinali, le infezioni gastrointestinali e le vertigini. Questo viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di gocce orali, granuli e tintura madre.
La dose di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un paziente e l’altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si deve trattare e in funzione della tipologia di preparazione e diluizione omeopatica. L’olio essenziale conferisce alla pianta proprietà antielmintiche, infatti per questo i fiori e le foglie di tanaceto in passato erano utilizzati per trattare parassiti intestinali. Questo era raccomandato anche nelle cure primaverili per la sua azione tonica e stimolante e nel trattamento di mal di testa. Ad oggi l’uso del tanaceto è sconsigliato a causa della tossicità della pianta. L’olio presente nelle foglie e nei fiori contiene infatti tujone che, ad alti dosaggi, può avere azione neurotossica e abortiva. Quindi fate sempre attenzione alle quantità.
Infine. evitare l’utilizzo in caso d‘ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, in gravidanza e durante l’allattamento. Con tutti questi consigli, potete darvi da fare e iniziare a coltivare questa pianta. Provate e fateci sapere nei commenti qui sotto.