Antracnosi del pisello, sintomi di questa malattia che può rovinare il vostro raccolto

Esiste una malattia fungina che può letteralmente distruggere il vostro raccolto di piselli. Ecco perché è bene imparare subito a distinguere i sintomi dell’antracnosi del pisello, in modo da provare a porvi rimedio il prima possibile.

Quali sono i sintomi dell’antracnosi del pisello?

antracnosi pisello

Una delle malattie che fanno tremare di più gli agricoltori che producono piselli o chi ha piante di piselli nel proprio orto è di sicuro l’antracnosi del pisello. Si tratta di una malattia fungina che può manifestarsi su foglie, baccelli e stipole. In teoria le macchie possono comparire anche su fusto e fiori, ma succede più
raramente.

Diversi i patogeni responsabili dell’Ascochitosi:

  • Ascochyta pisi: come sintomi causa la comparsa di macchie tonde, ovalari o allungate, di colore bianco o grigiastro, con bordo marroncino-rossastro. In queste macchie sono presenti puntini neri definici picnidi che rilasciano poi i picnoconidi che diffondono l’infezione alle altre piante circostanti. La prima infezione tende a manifestarsi maggiormente sulle foglie primarie. Il fungo si trasmette facilmente ai semi, quindi ecco che può causare marciume in qualsiasi fase di crescita e anche nanismo
  • Ascochyta pinodes: in questo caso le macchie sono puntiformi all’inizio, poi si allargano alle dimensioni di una monetina. Anche queste macchie hanno un contorno marrone-rossiccio
  • Ascochyta pinodella: causa il marciume delle radici dei piselli

L’antracnosi può colpire le piante di piselli in qualsiasi momento della loro vita. Tende però a manifestarsi soprattutto in primavera, a segito di un inverno freddo e umido. Come dicevamo, l’infezione si propaga tramite i picnoconidi che possono essere trasportati dal vento, dalla pioggia o anche dagli insetti.

Il patogeno può conservarsi a lungo sui semi infetti o anche su ciò che rimane di colture degli anni precedenti.

Per ridurre i rischi che l’antracnosi colpisca i vostri filari di piselli, dovrete ricordarvi di piantare solamente semi sani. Bisogna anche procedere con rotazioni della coltura ogni 3-4 anni e, a fine produzione, ricordarsi di sotterrare per bene i resti della coltura.

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