I migliori modi per coltivare ed utilizzare la spugna di luffa
La spugna di luffa, potrebbe essere un ottimo sistema di pulizia completamente naturale. Rappresenta il modo migliore per non inquinare l’ambiente e mantenere in salute tutta la famiglia, senza l’utilizzo di materiali sintetici, soprattutto per la propria igiene personale. La luffa, potrebbe essere l’accessorio da bagno originale ed efficace, in grado di assorbire abbastanza sapone e acqua per produrre una schiuma perfetta.
La particolarità della spugna di luffa, risiede nella sua resistenza allo sporco, si potrebbero effettuare infatti pulizie profonde, senza provocare danni abrasivi alle superfici. Il suo utilizzo può spaziare dalla pulizia personale, nelle parti più delicate come il viso, fino ad arrivare alla tua auto. La differenza sostanziale con le spugne sintetiche sta nel fatto che, la luffa, essendo naturale, non creerà inquinamento e potrà essere riassorbita dall’ambiente circostante.
La spugna di luffa, ha una consistenza amidacea, inizialmente infatti potrebbe essere confusa con una creatura marina. La luffa nasce invece all’interno di un grande frutto verde, coltivata in tutto il Nord America da quasi diecimila anni. Fa parte della famiglia delle Cucurbitacee ed arriva a maturazione durante la stagione estiva. Il frutto è commestibile ed ha un aspetto ed un sapore simile a quello delle zucchine, quando raccolto acerbo.
La pianta, per essere coltivata, ha bisogno di un clima molto caldo, richiede un minimo di 120 giorni per la completa maturazione. Per prima cosa, sarà necessario trovare un buon rivenditore, per acquistare i migliori semi e diminuire il più possibile il rischio di fallimento.
Dopo la nascita delle piantine, sarà necessario tenerle in un luogo molto soleggiato, con un’esposizione solare diretta. Oltre alla luce diretta avrà bisogno di molta acqua, il terreno dovrà essere bagnato spesso. Il momento migliore per la raccolta sarà nel momento in cui la luffa diventerà marrone. Una volta raccolta, sarà necessario solamente sbucciarla e l’interno rivelerà la nostra spugna fibrosa.