5 piante che portano sfortuna secondo il Feng Shui
Lo sapevate che ci sono alcune piante che, secondo il Feng Shui, portano sfortuna? In teoria se seguiamo questo tipo di filosofia, non dovremmo tenerle in casa in quanto non attirano energia buona in casa. Eppure in molti abbiamo queste piante nelle nostre case o sui nostri balconi. Ma non temete: se non seguite il Feng Shui, non avrete problemi. Se invece lo seguite, beh, forse conviene cambiare tipologia di pianta.
Le piante porta sfortuna da non tenere in casa secondil Feng Shui
Queste sono le piante malviste dal Feng Shui, foriere di cattiva sorte:
- Cactus: tutti abbiamo qualche pianta di cactus in casa. Eppure il Feng Shui non lo vede di buon occhio in quanto non è la pianta migliore per attirare fortuna e abbondanza. Anzi: le spine possono immagazzinare energia negativa come ansia, stress e rabbia. Sempre secondo il Feng Shui, se il cactus viene messo in soggiorno, questo causa tensioni e discordie fra i membri della famiglia. Ma c’è una soluzione: basta posizionarlo sul terrazzo o in giardino. Qui, infatti, protegge la casa dal Male e dalle energie negative
- Pothos: lo Scindaptus è noto anche come fiore della solitudine o edera del diavolo. Un nome, un programma. Presente in molte case, perché di facile manutenzione, secondo il Feng Shui tende ad allontanare gli uomini da casa. Dunque non l’ideale per la pace coniugale
- Lawsonia inermis: famosa per essere la pianta da cui si ricava l’hennè usato nei tatuaggi o nelle tinture per capelli, tende ad attirare gli spiriti maligni. Inoltre per il Feng Shui le sue spine trattengono le energie negative, attirando la sfortuna
- Cipero: noto anche come fiore vampiro, quacluno sostiene che sia una pianta ricca di energia positiva. Ma per altri tende a neutralizzare la vitalità, assorbendo le nostre energie durante la notte. Quindi il Feng Shui sconsiglia di metterla in camera da letta per evitare di essere stanchi sin di prima mattina
- Filodendro: pianta molto bella, porta però assai sfortuna. Il Feng Shui sostiene che attiri conflitti e incomprensioni, distruggendo i rapporti famigliari e conducendo al divorzio