Chi ha paura del peperoncino Thunder Mountain Longhorn?
Non dovreste temerlo molto: andando a guardare la scala Scoville, quella che indica la piccantezza di un peperoncino, il Thunder Mountain Longhorn non è neanche lontanamente vicino alla cima. Certo, è un po’ più forte di un friggitello o di un jalapeno, ma neanche paragonabile ad un habanero , un Jigsaw o a un Carolina Reaper.
Come usare il peperoncino Thunder Mountain Longhorn?
Il peperoncino noto come Thunder Mountain Longhorn (il suo nome dipende dal fatto che è originario di una zona montuosa e che somiglia a un tuono) fa parte della specie Capsicum annuum. Originario della provincia cinese di Gudzhou (molti peperoncini arrivano dalla Cina, come il Morango per esempio), si tratta di un peperoncino assai scenografico dal punto di vista dell’estetica (risulta anche essere molto ornamentale).
La pianta è estremamente alta, arriva anche al metro e mezzo e ha molte fronde, con foglie ovali verde scure. Di questo bisogna tenere conto se si decide di piantarlo e coltivarlo in vaso sul balcone.
I fiori sono bianchi, i semi sono gialli e tondi e i suoi peperoncini sono assai tipici come forma. Sono, infatti, molto lunghi (è considerato il peperoncino più lungo del mondo), arrivano anche a 30 cm di lunghezza. E sono sottili, con massimo 2 centimetri di diametro. La superficie appare irregolare e, durante il processo di maturazione, da verde chiaro diventano poi rossi.
Come sapore, il Thunder Mountain Longhorn è fresco e con toni erbacei, con un gusto più complesso rispetto agli altri della stessa specie. Il grado di piccantezza non è alto, siamo sui 15.000-20.000 SHU nella scala Scoville (considerate che il Jigsaw ha un grado di piccantezza di 2.600.000 SHU, il Carolina Reaper di 2.200.000 e l’Habanero Red Sanina di 577.000, tanto per darvi un’idea).
Questo fa sì che sia perfetto per un condimento blandamente piccante o come base per le salse. Lo si usa sia fresco che in polvere.