Cassabanana, tutto quello che c’è da sapere su questo strano frutto tropicale

Sempre alla ricerca di frutti tropicali strani qui da noi, difficili (se non impossibili) da trovare, ecco che oggi andiamo a fare la conoscenza della cassabanana. Che dalla foto non si direbbe, ma questo frutto, che assomiglia a una giuggiola troppo cresciuta, in realtà è più lungo anche di mezzo metro. Mai giudicare un frutto solo dalla foto. Ma cosa sappiamo della Sicana odorifera?

Come si usa la cassabanana?

cassabanana o sicana odorifera
Secretaria de Agricultura e Abastecimento Agriculturasp, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Il nome scientifico della pianta è Sicana odorifera e si tratta di una vite erbacea di grandi dimensioni, perenne e originaria del Sud America. Questo frutto tropicale viene coltivato sia per i suoi frutti dolci commestibili, sia come pianta ornamentale.

Indicata anche come cassabanana, casbanan, sikana, puttigel o cetriolo muschiato, ecco che si tratta di una pianta a crescita rapida, che arriva anche a superare i 15 metri di altezza, arrampicandosi con i suoi viticci. Le foglie sono verdi, grandi e pelose.

E anche il frutto è grande: la cassabanana è lunga anche 60 cm, con la buccia di colore variabile (solitamente aranciono-marroncina). La polpa ha un sapore molto dolce e aromatico, ricorda un po’ un melone maturo. Di colore giallo-arancio, per poter maturare questo frutto ha bisogno di temperature elevate.

Solitamente il frutto viene mangiato crudo o sotto forma di conserve. Inoltre il frutto immaturo è cucinato come verdura.

Difficile coltivarlo qui da noi perché ha bisogno del caldo tipico dell’America Latina, clima difficile da trovare qui da noi (a meno di non coltivarlo in serra). Nel caso voleste cimentarvi, ricordatevi che si propaga per seme, che necessità di un terriccio molto drenante, fatto di un mix acido di sabbia o perlite e che ha bisogno anche di un compost molto ricco e nutriente.

Se volete fare la conoscenza di altri frutti tropicali, forse più facili da reperire qui da noi, ecco che qua avevamo parlato della guava e qua della papaya.

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