Trichocereus pachanoi: trucchi e segreti per coltivare l’imponente cactus di San Pedro anche in Italia
Ma quanto sono belli i cactus? Forse non tutti sanno che è possibile coltivare il Trichocereus pachanoi, meglio noto come cactus di San Pedro, anche nel nostro giardino, quasi come se fossimo nel deserto degli Stati Uniti. Ovviamente trattandosi di piante grasse, bisogna rispettare determinati criteri di coltivazione visto che queste piante hanno delle esigenze peculiari.
Come coltivare il Trichocereus pachanoi?
Il Trichocereus macrogonus var. pachanoi è noto anche come cactus di San Pedro, wachuma, huachuma, giganton e aguacolla. Il cactus è assai diffuso in Ecuador e Perù, ma lo troviamo ormai un po’ in tutto il mondo.
Come pianta grassa è potenzialmente assai voluminosa (d’altra parte non si chiama giganton per nulla), dunque dobbiamo tenere in considerazione questo fatto quando scegliamo l’angolo di giardino in cui piantarla.
Il cactus di San Pedro presenta uno o più fusti ramificati dalla base, alti anche qualche metro. Di colore verde glauco, come molte piante grasse presenta delle spine che sono, però, abbastanza corte e di colore marroncino. I fiori sono di colore bianco, molto profumati. Tuttavia fioriscono di notte e durano molto poco.
Se volete cimentarvi nella sua coltivazione, dovete posizionare la pianta in pieno sole o al massimo in mezz’ombra. Inoltre il terreno deve essere molto ben drenato (perfetti sarebbero i terreni minerali con granuli medio-grossi, da stabilire in base a quanto è grande la pianta).
Nonostante sia una pianta che ama i climi aridi, in teoria può sopportare temperature minime fino a -7°C, ma questo solo se il clima è asciutto. Non tollera invece bene i climi troppo umidi.
Si propaga solitamente per talea o per seme, mentre dobbiamo ricordarci di utilizzare concimi con livelli bassi di azoto se vogliamo farla crescere più velocemente.
Ricordatevi poi sempre di non usare mai su questa pianta insetticidi a base di piretrine, altrimenti la superficie si copre di bolle che poi lignificano.
Come uso, in Ecuador e Perù questo cactus si usa sia come recinzione che a scopo psichedelico in cerimonie religiose (tanto che dal 2022 l’uso tradizionale del cactus è Patrimonio Culturale della Nazione in Perù). Questo perché è ricca di alcaloidi, fra cui la mescalina.
Qui da noi viene usata soprattutto a scopo ornamentale visto che ha anche il vantaggio di crescere molto velocemente.