Una guida passo dopo passo per creare il tuo albero di mele doppio

Desiderate dare un tocco di colore originalissimo al vostro angolo verde? Potete ricorrere alla coltivazione del cosiddetto “melo doppio”, ossia un albero che dà vita a mele rosse e gialle. Se desiderate farne crescere vi basterà fare appello ad una raffinata tecnica che solo i giardinieri più esperti conoscono: l’innesto. Consiste nell’unire il germoglio di una varietà con il portainnesto dell’altra.

alberi doppi

Come prima cosa bisogna scegliere l’albero di mele più adatto a mettere a disposizione il portainnesto, ossia il suo tronco o apparato radicale. Possibilmente orientatevi su esemplari visibilmente in salute e soprattutto assicuratevi che si prestino a questo tipo di metodo. Non tutte le varietà sono infatti compatibili tra loro per la realizzazione di un melo “doppio”. I germoglii, presenti nel cosidetto legno di marza, devono essere selezionati con lo stesso criterio del portainnesto. Il legno va prelevato dalla pianta prescelta nei giorni a cavallo tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, quando la pianta è ancora “dormiente“.

colivazione degli alberi di mele

Attendete l’inizio della primavera per far interagire i germogli con il portainnesto. Ovviamente per far sì che l’inserimento sia efficiente abbiate cura di eseguire un taglio a livello del portainnesto nel punto in cui desiderate che avvvenga l’unione. Dopodichè bisogna tagliare il legno di marza in maniera tale da avere solo 2 o 3 germogli. Arrivati a questo punto accostate, allineate e fissate con l’aiuto di un nastro apposito le superfici della marza e del portainnesto. Per evitare che queste due componenti si separino o si rovinino col tempo sigillate il tutto con l’aiuto della cera per innesti.

mele rosse e gialle

Dopo aver effettuato quest’ultimo passaggio dovrete solo occuparvi della cura di quello che sarà il futuro melo duo. Sarà importante prestare attenzione alle condizioni climatiche, che se estreme potrebbero danneggiare il melo. La pianta deve alimentarsi grazie all’aggiunta periodica di un fertilizzante. Ovviamente l’annaffiatura deve mantenere il terreno costantemente umido ed evitare la formazione di ristagni.

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