Melograno: trucchi e segreti per coltivare questo frutto scenografico

Una pianta dai frutti spettacolari è il melograno. Spesso lo troviamo utilizzato come pianta ornamentale, per via dei suoi appariscenti fiori arancio-rossi. Ma anche i frutti, pur essendo perfettamente commestibili e amati da molti, frequentemente sono usati per creare delle belle decorazioni autunnali. Qui di seguito trovato qualche trucco e segreto per coltivare il melograno nel vostro giardino.

Come coltivare il melograno?

melograno frutto

Il nome scientifico del melograno è Punica granatum. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Punicacee e che nel Mediterraneo e da noi veniva già coltivata i tempi dei fenici e degli antichi romani.

Come pianta non è molto alta, la media è sui 2-3 metri di altezza, dunque perfetta anche per giardini non molto grandi. Ama il caldo e patisce le temperature sotto ai -10°C. Per tale motivo è maggiormente coltivato nel Sud e Centro Italia. In realtà lo potete coltivare anche a Nord, ma dovete posizionarlo in una zona ben riparata ed esposta al sole.

Come terriccio, si adatta bene a tutti i tipi di terreno, ma l’ideale sarebbe avere un terreno sciolto, senza ristagni idrici (ricordatevi: è un melograno, non una mangrovia). In caso di terreni argillosi, meglio mescolare della sabbia.

La messa a dimora solitamente avviene in autunno e a inizio primavera. Quando scavate la buca, bisogna ricordarsi di aggiungere del compost o del letame maturo (la pianta andrà poi concimata una volta all’anno con compost o stallatico pellettato). Nel caso l’impianto avvenisse con piante con radici nude, meglio adottare la tecnica dell’inzaffardatura (praticamente prima di collocare la pianta nella buca la si lascia ammollo con le radici in acqua, letame fresco, sabbia e terra per mezz’ora).

Come irrigazione, d’estate necessità di abbastanza acqua. Meglio dunque adottare un impianto di irrigazione a goccia. Tuttavia sopporta bene la siccità, mentre gli eccessi di acqua sono dannosi. Ricordatevi anche di fare una buona pacciamatura con teli appositi, paglia o erba tagliata.

Per quanto riguarda la potatura, di solito gli si dà una forma a cespuglio o ad alberello.

La riproduzione avviene tramite talea, margotta, propaggine o anche per radicamente dei polloni. Se piantate più di un melograno, fra le piante devono esserci almeno 4-5 metri di distanza.

È possibile coltivare il melograno anche in vaso. L’unica cosa che cambia è che deve essere innaffiato più spesso. Inoltre il vaso deve essere grande e va sostituito periodicamente man mano che la pianta cresce. Vi conviene optare per le varietà di melograno nano (ma sono solo ornamentali, producono pochi frutti).

Le principali malattie del melograno sono:

  • alternaria o cuore nero (patologia fungina)
  • muffa grigia o botrite
  • oidio o mal bianco

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