Neroli: tutto quello che volevi sapere su questo olio essenziale
Con il termine di neroli si intende un’olio essenziale che viene prodotto per distillazione dei fiori di arancio amaro. Il neroli ha un profumo che ricorda molto da vicino quello del bergamotto ed è usato soprattutto in profumeria o a scopo farmaceutico. Tuttavia trova anche utilizzo in pasticceria e per produrre liquori. Ma andiamo a vedere come si usa in cucina.
Come usare in cucina il neroli?
Tutto inizia con la raccolta a mano dei fiori a fine aprile e inizio maggio. I fiori sono poi distillati in acqua e non a vapore in quanto sono estremamente fragili. Quando si produce il neroli destinato alla pasticceria o al settore farmaceutico ecco che si preferisce usare l’acqua distillata. Per i liquori, invece, si usa sia il neroli prodotto come olio essenziale che quello tramite acqua distillata.
L’essenza distillata è di colore bruno rossastro (inizialmente è gialla e fluorescente, ma poi l’indolo, a causa dell’esposizione alla luce solare, si scurisce). La soluzione alcolica, invece, ha un colore violetto.
Nella medicina popolare l’essenza di neroli si usa contro lo stress, la ritenzione idrica, l’irritabilità, l’ipertensione, le aritmie, l’insonni, le gastriti, le coliche, la diarrea cronica, la colite e il meteorismo.
Inoltre viene anche usato per realizzare profumi e impacchi per reidratare i capelli spenti e opachi.
A livello di cucina, invece, è usato soprattutto nella pasticceria per aromatizzare i dolci. Per esempio, è utilizzato molto per aromatizzare la pastiera napoletana, le crostate e i biscotti. Tutto merito del suo aroma floreale e dolce.
Ricordiamo, poi, che dall’arancio si estraggono tre oli essenziali: il neroli dal fiore o zagara, il petit grain da foglie e rami e l’arancio dalla scorza del frutto.
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