Frutto della passione, la scoperta: pellicola senza plastica con la buccia
Il frutto della passione, potrebbe creare una valida alternativa alle pellicole in plastica, utilizzate per la conservazione degli alimenti deperibili. Da un recente studio di alcuni ricercatori dell’Università di Johannesburg (SudAfrica), è emerso che, la buccia del frutto della passione, avrebbe delle caratteristiche molto interessanti.
La buccia di questo frutto, (chiamata anche maracuja) convenzionalmente utilizzata per la produzione di succhi ed estratti, sarebbe ricca di antiossidanti e polifenoli. L’alta presenza di queste molecole potrebbe garantire un’adeguata protezione contro il deterioramento dei cibi freschi.
I ricercatori hanno analizzato la buccia del frutto della passione, prendendo alcuni campioni da un’azienda agricola biologica. Seguendo questi procedimenti: estrazione, microincapsulamento ed essiccazione, si arriva alla polvere. I risultati della analisi sono stati sviluppati e raggruppati in uno studio scientifico, pubblicato su Antioxidants. La polvere contiene tutte le caratteristiche necessarie per essere utilizzata come pellicola per alimenti, essendo molto qualitativa, di qualità ed edibile.
I problemi delle pellicole per alimenti sono l’ossigeno e la disidratazione, dopo la lavorazione, la buccia del frutto della passione, riuscirebbe a creare una sorta di micro-atmosfera proprio come accade con i rivestimenti in plastica. Come dichiarato nel portale Phys.org dal professor Olaniyi Fawole, docente nell’Università di Johannesburg, i rivestimenti per alimenti freschi combattono l’ossidazione del prodotto e la sua degradazione. La particolarità risiede nel fatto che queste pellicole riescono a proteggere dai microbi e a non influenzare gusto, il colore e l’odore del prodotto.
Come dichiarato dal professor Fawole: “I rivestimenti alimentari edibili possono assolvere ai problemi dell’ossigeno e della disidratazione nella catena del freddo”, la buccia del frutto della passione sarebbe in grado di risolvere queste problematiche, grazie al processo della microincapsulazione. Grazie a questo procedimento, tutte le proprietà presenti nella buccia del frutto rimarrebbero inalterate.
Questa scoperta metterebbe finalmente la parola fine agli sprechi alimentari dovuti al deterioramento dei cibi freschi. Grazie all’utilizzo della polvere del frutto della passione, infatti, si potrebbe creare una pellicola protettiva efficace e duratura, senza l’utilizzo di rivestimenti in plastica.