Selaginella lepidophylla: tutti i segreti della falsa rosa di Gerico
La Selaginella lepidophylla è conosciuta come falsa rosa di Gerico (o Jericho) ed è una pianta che cresce nel deserto di Chihuahua, che si estende tra gli Stati Uniti e il Messico. Appartiene alla famiglia delle Selaginellaceae. Somiglia più a una felce che a una rosa. Riesce a resistere a condizioni di siccità estreme e prolungate e per far ciò ha sviluppato una particolare strategia di sopravvivenza.
Caratteristica distintiva della Selaginella lepidophylla
Anziché accumulare acqua e trattenerla per potervi attingere durante i periodi siccitosi, in carenza d’acqua lascia che i propri tessuti si secchino e si chiude a riccio, entrando infine in dormienza. Con l’arrivo delle piogge, appena entra a contatto con l’acqua e l’umidità del suolo e dell’aria torna a salire, si ravviva e si riapre. Resiste a percentuali d’umidità estremamente basse, fino al 5%, ed è in grado di reidratarsi anche a distanza di molto tempo, recuperando le capacità di fotosintesi e di crescita. Ricompone la clorofilla e riacquisisce una colorazione verde. Per questo motivo è chiamata anche “pianta della resurrezione“.
Inoltre, la pianta è in grado di staccarsi dall’apparato radicale in modo da rotolare, lasciandosi trasportare dal vento, alla ricerca di zone umide.
È possibile indurre la falsa rosa di Gerico a riprodurre la strategia di disseccamento in casa. Basterà non innaffiarla finché non si disidrata e si chiude a formare una sfera, e poi porla a contatto con acqua distillata o acqua piovana per qualche ora. La pianta inizierà ad aprirsi ma impiegherà diverse ore per riacquisire una colorazione verde.
La falsa rosa di Gerico “risorge” sempre?
Se la disidratazione dei tessuti è avvenuta in maniera troppo repentina, o se si è verificata un’alternanza irregolare di umidità e siccità, la pianta potrebbe subire uno stress eccessivo. In alcuni casi potrebbe non sopravvivere perché non ha avuto il tempo necessario per prepararsi ad affrontare queste condizioni estreme. Inoltre, dopo aver subito vari cicli di disidratazione e reidratazione, la pianta ad un certo punto non è più in grado di ripeterli e appassisce definitivamente.