Timo comune: tutto quello che volevi sapere su questa spezia
Quando si parla di spezie, spesso sentiamo parlare del timo, ma in quanti sanno davvero per cosa lo si usa in cucina? Il timo comune o timo maggiore è la pianta nota con il nome scientifico di Thymus vulgaris. Facente parte della famiglia delle Lamiaceae, questa pianta aromatica produce anche dei piccoli fiori molto gradevoli a vedersi. Dunque può essere anche coltivata come pianta ornamentale.
Come si usa in cucina il timo?
Il timo è una pianta perenne aromatica. Si tratta di un piccolo arbusto sempreverde, aghifoglie e con crescita lenta (da tenere in considerazione sia se iniziate a coltivarlo per scopi gastronomici, sia per scopi ornamentali). Alto al massimo 30 centimetri, il fusto è eretto e legnoso, con corteccia brunastra. I fiori sono piccoli e bianchi, talvolta tendenti al rosa. La pianta fiorisce fra maggio e giugno, mentre l’implllinazione richiede insetti come ditteri e imenotteri.
Questa pianta è usata da tempo anche in fitoterapia e nella medicina popolare, anche sotto forma di olio essenziale di timo. Soprattutto le foglie sono ricche di proteine, carboidrati, fibre, vitamina A, vitamina B1 e vitamina B2. Ha numerosi utilizzi:
- antisettico
- disinfettante
- antispasmodico
- antielmintico
- espettorante
- antimeteorico
- sedativo
Oltre che nella medicina poplare, è usato anche per fare i pediluvi: allevia il senso di fatica e ha azione disinfettante.
Ma è in cucina che a noi interessa usare il timo. Ebbene, lo si può usare sia sotto forma di aroma o condimento che come tè. Solitamente le foglie e i fiori sono usati per dare sapore alle minestre e alle carni.
Tecnicamente, poi, il timo è anche una pianta mellifera. Questo vuol dire che da essa può derivare un miele buonissimo. Solo che il miele di timo non è molto diffuso in quanto non ci sono molte zone così ricche di piante di timo da permette alle api di fare del miele.
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