Ortensia paniculata: scopri come coltivare questa ortensia dall’aspetto davvero unico
L’ortensia è una pianta molto diffusa e apprezzata, ma l’ortensia paniculata (Hydrangea paniculata) è una ortensia molto particolare che in pochi conoscono. Appartiene come tutte le altre al genere Hydrangea e alla famiglia delle Hydrangeaceae. È originaria della Cina e del Giappone ed è stata introdotta in Europa nella seconda metà del 1800. Rispetto alle ortensie che siamo abituati a vedere, questa è un arbusto piuttosto alto. Si distingue per la forma delle infiorescenze, tutt’altro che globose. Resiste bene alle basse temperature, motivo per cui viene chiamata anche “ortensia di montagna”. Riesce a fiorire persino quando le altre ortensie non riescono a sopravvivere.
Questa specie forma tanti rami semilegnosi e flessibili che talvolta tendono ad assumere un colore tendente al rosso, che crea un bel contrasto con il verde delle foglie. Esse sono simili a quelle delle altre ortensie, lanceolate e con margini seghettati. Le infiorescenze sono a panicolo, quasi a creare una sorta di piramide di fiori, e composte da numerosi fiori di cui alcuni fertili e altri sterili. Sbocciano a partire dal mese di luglio e sono di colore bianco candido o rosa, spesso sfumati insieme.
Consigli per la coltivazione dell’ortensia paniculata
Si tratta di una pianta perenne che durante la stagione invernale perde il fogliame. In primavera, genera nuove ramificazioni e gemme fogliari. Il terriccio ideale è arricchito da torba e ben drenato, per ridurre notevolmente il rischio di ristagni d’acqua che possono provocare la formazione di muffe e marciume radicale. Predilige luoghi freschi e semi-soleggiati, dove la luce del sole viene filtrata. Resiste al freddo ma in caso di gelate intense e prolungate potrebbe risentirne. In inverno le innaffiature devono essere molto scarse. Durante la primavera e l’estate bisogna invece innaffiare generosamente e con regolarità. Intorno a marzo o aprile si consiglia di concimare, somministrando un concime ricco di potassio che stimoli la crescita della pianta. Al termine dell’inverno e al termine della fioritura, si procede con la potatura.
La moltiplicazione dell’ortensia paniculata avviene per talea. I mesi più consigliati per quest’operazione sono agosto e settembre. La talea va prelevata delle cime apicali prive di infiorescenze, e deve misurare di circa 10-15 cm. Dopo aver effettuato un taglio obliquo, si può applicare della polvere radicante per stimolare lo sviluppo di nuove radici. È importante eliminare la maggior parte delle foglie, lasciandone due o tre all’estremità. La talea va poi messa all’interno di un vaso con del terriccio inumidito a cui sono state aggiunte torba e sabbia. Al momento della comparsa delle nuove gemme, si mette a dimora la nuova piantina.