Zucchina patisson: conosci la storia, le varietà e come utilizzarla in cucina
La zucchina patisson o patissone è una zucchina dalla forma insolita e dal sapore delicato, che in piccola parte ricorda il cetriolo. È molto schiacciata rispetto alle zucchine tradizionali e ha i bordi ondulati. Si presta bene alla coltivazione senza acqua ed è resistente alle malattie tipiche dello zucchino. Viene chiamata anche zucchina pattypan, zucchina disco volante o zucchina rodeo. Ne esistono diverse varietà, le più particolari sono due: una gialla o tendente all’arancio e una bianca, nota come early white scallop squash. Quest’ultima ha un sapore unico: alla delicatezza della zucchina si aggiunge infatti il retrogusto del carciofo.
Ha pochissime calorie, è ricca di acqua e povera di zuccheri, il che la rende ottima contro la ritenzione idrica. Ha un elevato contenuto di sali minerali, soprattutto potassio, valido alleato per la corretta funzionalità del sistema nervoso, della pressione sanguigna e dei muscoli. Contiene inoltre manganese, betacarotene, provitamina A, vitamina C, vitamina B9 e antiossidanti come luteina e zeaxantina.
Storia della zucchina patisson
È diffusa fin dall’antichità. Alcuni semi sono stati rinvenuti in delle grotte ecuadoriane e sembrano risalire a 12.000 anni fa. Era coltivata già dalle civiltà precolombiane e venne importata in Europa nel 1591. In America si coltivava insieme a fagioli e mais, e queste colture venivano chiamate “le tre sorelle“. Il mais infatti offriva sostegno alle piante di fagioli per permettere loro di arrampicarsi. Queste allo stesso tempo contribuivano a radicare più saldamente il mais al suolo. In più arricchivano il suolo di azoto, favorendo la crescita delle zucchine, che a loro volta grazie al fogliame creavano ombra e mantenevano pacciamato e umido il terreno e tenevano lontane le erbe infestanti. Inoltre, mais, fagioli e zucchine costituivano un pasto equilibrato con il giusto apporto di carboidrati, proteine, fibre, grassi e vitamine.
Come prepararla in cucina
Le zucchine più piccole e tenere possono essere consumate anche crude, in aggiunta alle insalate. Può essere cotta al forno, in padella o lessata. Possono essere mangiate gratinate o ripiene. I semi sono ottimi tostati al forno o in padella, aggiungendo sale e spezie, ed eventualmente aggiunti alle insalate. I fiori sono ottimi in pastella e fritti.