Come far fiorire al meglio l’Agave: alcuni consigli e trucchetti che non conoscevate
Tutti noi, una volta nella vita, avremo sentito parlare dell’Agave. Si tratta di una pianta di certo maestosa e, senza alcun dubbio bellissima, che ha appassionato e continua ad appassionare molte persone. Ha una storia tutta particolare e delle caratteristiche che devono essere conosciute per far sì di aiutare al meglio questa pianta a crescere.
L’Agave è originaria dell’America Centrale dove ce ne sono centinaia di tipologie diffuse. Questa pianta è nota anche per il suo “Fiore della morte”. Infatti, l’Agave usa tutte le sue energie per generare un fiore che, però, sarà la sua stessa condanna a morte. Infatti, dopo aver impiegato un tempo variabile, che può arrivare fino a 30 anni, per fiorire, inizia pian piano ad appassire. A morire, però, è solo la pianta madre, quella che ha generato il fiore: gli innumerevoli polloni che, però, ha generato nel frattempo continuano a vivere. Per questo motivo una pianta di Agave prospera, a volte, fino a 80 anni.
I suoi fiori, in ogni caso, assomigliano ad un cespuglio e sprigionano un odore leggermente fruttato. Una volta maturati definitivamente, danno vita a delle gemme di colore giallo da cui si ricava il più famoso sciroppo d’Agave che vanta innumerevoli proprietà, tra cui il basso indice glicemico.
L’Agave è, in realtà, una pianta che non ha bisogno di molta cura e dedizione, ma ci sono alcune accortezze di cui non si può non tenere conto. Una di queste è assolutamente il clima: l’agave non prospererà se vivete in un luogo freddo e non vi preoccupate di proteggerla dalle temperature rigide, per esempio coltivandola in vaso.
Inoltre, una particolare importanza, va riservata alla luce: non dimenticatevi di coltivare l’Agave in un posto ben illuminato. Ha bisogno di non moltissima acqua, assicuratevi solo che il terreno sia leggermente umido.
Conoscevate questi trucchetti? Fatecelo sapere nei commenti!