Eucalipto arcobaleno: alla scoperta dell’albero dai mille colori

La natura ci sorprende sempre, ogni volta che vediamo una meraviglia e pensiamo che non potrebbe far di meglio, scopriamo l’esistenza di qualcosa di ancora più stupefacente. Stavolta parliamo dell’Eucalyptus deglupta, ossia l’eucalipto arcobaleno, un albero appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. È originario delle Filippine, più precisamente delle foreste pluviali dell’isola di Mindanao. Si può incontrare anche in Indonesia, in Papua-Nuova Guinea e nelle Hawaii. Fu scoperto dall’esploratore Louis-Antoine de Bougainville durante una spedizione nel Pacifico nel 1768.

Eucalipto arcobaleno

Conosciamolo meglio

L’Eucalyptus deglupta è un albero di notevoli dimensioni, che può raggiungere i 60 metri di altezza e i 2 metri di diametro. La caratteristica che lo contraddistingue è la corteccia a cui sembra siano state date delle pennellate con colori sgargianti. Il termine “deglupta” significa infatti “svernicia”. Verde brillante, arancione, fucsia, azzurro, marrone, sono solo alcuni dei colori che dipingono la corteccia. Si tratta di un fenomeno del tutto naturale: la corteccia si sfoglia ed espone gli strati più interni, che a contatto con l’aria cambiano colore.

Eucalyptus deglupta

Questo albero, inoltre, ha una crescita rapida ed è decisamente longevo e caratterizzato da foglie aromatiche. La corteccia è sempre stata utilizzata dalle popolazioni locali per realizzare cesti e tessuti. L’eucalipto arcobaleno si coltiva anche per il legno, destinato all’industria del mobile, e per la fabbricazione della carta.

Non tutti sanno che questo eucalipto offre diversi benefici: il suo olio essenziale è antimicrobico e risulta ottimo per trattare infezioni batteriche, virali e fungine. Tradizionalmente questa pianta era usata anche per il trattamento delle infiammazioni e dei dolori. Gli vengono inoltre riconosciute proprietà espettoranti e decongestionanti, utili per la risoluzione dei disturbi respiratori come bronchite e raffreddore.

Eucalipto arcobaleno

Sebbene questa pianta prediliga un clima tropicale, può essere coltivata anche in Italia, fornendo ampi spazi, un ambiente soleggiato e un buon quantitativo d’acqua.

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