Alisso, la pianta senza rabbia: ecco qual è il suo vero significato

L’alisso è una pianta pianta mellifera che emana un odore simile a quello del miele e richiama le api. Appartiene alla famiglia delle Brassicaceae ed è originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa settentrionale. Si è diffusa come pianta ornamentale all’interno dei giardini a partire dal 1700. È adatta a luoghi soleggiati e sassosi, cresce anche nelle crepe dei muri. È perfetta per le aiuole o per creare bordure colorate e si utilizza spesso all’interno dei giardini rocciosi.

Alisso

I fiori sono piccoli e riuniti in infiorescenze a ombrella. Sbocciano da aprile fino all’autunno. La colorazione può variare in base alla specie: rosa, giallo, porpora, bianco… Le foglie sono verdi tendenti al grigio. Le specie più conosciute sono l’alisso marittimo, l’alisso montano e l’alisso sassicolo.

Origini del nome e significato

Il nome “alisso” deriva dal greco e significa “senza rabbia“. In antichità, infatti, si riteneva che questa pianta avesse delle proprietà medicinali e guarisse dalla rabbia trasmessa dal morso dei cani infetti. Secondo un’altra interpretazione, “senza rabbia” deve essere inteso come “senza ira, senza collera”, in quanto l’alisso era ritenuto in grado di calmare questa emozione e gli scatti improvvisi a essa legati. Nel linguaggio dei fiori l’alisso simboleggia la pace del cuore e la tranquillità interiore.

Alisso marittimo

Coltivazione dell’alisso

L’alisso non è una pianta particolarmente esigente, anzi si adatta facilmente a qualsiasi tipo di terreno, anche se povero di materia organica o sassoso. Sebbene possa svilupparsi anche in terreni non fertili, questo può avere effetti negativi sulla fioritura, che in tal caso sarà più scarsa. Al contrario, più il terreno sarà fertile e più la pianta sarà rigogliosa e la fioritura abbondante. Tollera ambienti semiombreggiati ma preferisce un’esposizione soleggiata.

Alyssum

Non teme la siccità in quanto non necessita di grandi quantitativi di acqua. Un eccesso di acqua può provocare ristagni idrici e di conseguenza la pianta può essere colpita dal marciume radicale. È in grado di sopportare sia le basse temperature invernali che le alte temperature estive. Periodi di gelo prolungati potrebbero però danneggiarlo in qualche misura. Nelle nostre zone l’alisso va messo a dimora tra aprile e maggio per ottenere un’intensa fioritura estiva. È molto resistente sia alle patologie fungine che ai parassiti, anche se talvolta le foglie e i fiori possono essere infestati da cocciniglia e afidi. Per risolvere il problema, spesso si rivelano sufficienti dei trattamenti naturali.

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