Carvi: usi, proprietà e controindicazioni di questa speciale pianta aromatica
Il cumino dei prati, noto anche come carvi è una pianta biennale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, nativa dell’Europa e dell’Asia centro-occidentale. In Italia è diffusa nelle zone subalpine e sull’Appennino settentrionale. Oggi vediamo tutte le sue strabilianti proprietà ed i suoi usi.
I semi di carvi provengono da una pianta erbacea e sono simili a quelli del cumino. In effetti sia la pianta che i semi sono simili, sebbene i semi del carvi siano più piccoli e abbiano un aroma differente e più delicato. Dal punto di vista nutrizionale presentano caratteristiche interessanti: contengono una buona dose di proteine e grassi e sono anche ricchi di fibra alimentare. Agli oli essenziali presenti nei semi di carvi, quali limonene e carvone, sono attribuite le principali proprietà terapeutiche di questa pianta, tra cui quelle digestive, diuretiche e regolatrici dell’intestino. I semi sono anche espettoranti e antisettici e possono essere consumati semplicemente masticandoli dopo il pasto o sotto forma di decotto o tisana. Il carvi, inoltre, stimola l’appetito e aiuta le donne in allattamento.
Il suo apporto proteico rende il carvi perfetto per essere usato anche dalle donne con flusso mestruale scarso. La parte di pianta contenente i principi attivi, è il frutto, che ha un sapore pungente. Molte aziende farmaceutiche lo usano all’interno dei medicinali antidiarroici grazie alla capacità disinfettante che ha nei confronti delle pareti intestinali. Il carvi viene usato anche in cucina, sia le sue foglie, con cui si preparano insalate e salse, che i semi. In particolare nei paesi del nord Europa si mettono nel pane, nei formaggi e perfino nei dolci e nei biscotti. Nell’industria cosmetica si utilizza generalmente l’essenza di Carvi per la sua fragranza. In campo erboristico, può essere utilizzato sotto forma di tisana, oppure come ingrediente di preparati pronti all’uso in polvere, compresse o gocce.
L’assunzione dei semi di carvi è controindicato ai bambini sotto i tre anni di età, alle donne in stato di gravidanza ed è vietato in caso di patologie epatiche o di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Provateli e fateci sapere.