Stephania erecta, tutto quello che devi sapere su questa pianta rarissima
Stephania è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Menispermaceae, native dell’Asia orientale e meridionale, dell’Australia e Nuova Zelanda. Il loro habitat è rappresentato da foreste decidue collocate in zone montane. Questo genere non è molto conosciuto in Italia, ma veri appassionati di piante non possono farsela mancare.
In particolare, la Stephania erecta è un’erbacea perenne che in natura può raggiungere il metro di altezza. Presenta foglie a forma di scudo, con un andamento a spirale lungo il fusto, simile a una corona. È proprio questa disposizione delle foglie che ha dato il nome alla pianta: “Stephania” infatti è la versione femminile di “Stephanos“, che significa “corona”.
Coltivazione della Stephania erecta
La Stephania erecta ama la luminosità elevata e intensa, ma in forma indiretta, ovvero non deve essere esposta ai raggi diretti del sole. La luce è fondamentale perché “risveglia” il bulbo dormiente e permette la nascita dello stelo.
Quando lo stelo spunta dal bulbo, cresce il fabbisogno di luce da parte della pianta e quindi va aumentata la luminosità, per favorire la nascita delle foglie. Per tale motivo gli esperti suggeriscono di collocarla vicino a una finestra. Alcuni germogli necessitano di essere tagliati per poter produrre foglie.
Per quanto riguarda la frequenza delle irrigazioni, essa dipende dalla temperatura ambientale. Normalmente la pianta va innaffiata 1 volta a settimana con temperature inferiori a 25° C, e 2 volte a settimana con temperature tra i 25° e i 30° C. Per essere certi di innaffiare correttamente, è meglio fare una prova con uno stuzzicadenti. Inserite lo stuzzicadenti più in fondo possibile; quando lo tirate fuori se non rimane terriccio attaccato significa che è il momento giusto per fornire acqua, perché il terreno è asciutto. Inoltre, per favorire il giusto livello di umidità, i bulbi andrebbero interrati per circa due terzi della superficie.
La temperatura ideale è compresa tra i 16° e i 26° C. Durante la stagione invernale è meglio riporla in casa in modo che sia riparata dai venti freddi e dalle gelate.
Come terriccio potete utilizzare quello per piante succulente o cactus, ma è importante soprattutto che sia drenante.
Le foglie iniziano ad ingiallire verso la fine dell’autunno ma cadono tra marzo e aprile. A partire da maggio poi, la pianta andrà a generare nuove foglie.