Bergamotto, storia delle sue origini e le sue numerose proprietà
La storia del Bergamotto ha origini antiche. L’etimologia non è sicura, alcuni la fanno risalire a Berga, l’antico nome di Barcellona, altri ancora credono che sia connessa all’espressione turca “Berg-a-mundi”, che significa “pero del Signore”. Nessuna di queste ipotesi ha però soddisfatto completamente gli studiosi. L’oscurità intorno alle origini del suo nome non fa altro che accrescere il fascino verso questo frutto misterioso.
Resta il fatto che Citrus bergamia, ovvero il nome latino del Bergamotto, certifica l’appartenenza di questo frutto alla famiglia degli agrumi. Alcune leggende raccontano che il Bergamotto sarebbe stato importato da Cristoforo Colombo e trapiantato nelle Isole Canarie. Dalla città spagnola di Berga, il Bergamotto sarebbe poi arrivato a Reggio Calabria.
Si fa risalire il suo arrivo in Calabria intorno al sedicesimo secolo. Esistono alcuni documenti che certificano che qualcuno abbia offerto in dono a Carlo V questo frutto, di passaggio a Roma. Oltre questi aneddoti che vedono questo frutto protagonista nel mediterraneo, pare che sia nato da una pianta di origine cinese. Invece, si deve far risalire al 1800 la prima estrazione di olio essenziale dal Bergamotto. A questo punto proprio Reggio Calabria divenne la terra eletta per la coltivazione di questi frutti che detiene il primato per la sua coltivazione a livello Mondiale.
Le proprietà medicinali del bergamotto sono numerose, sia per la salute del cuore che per combattere alcune fastidiose malattie della pelle. Il suo utilizzo, ad esempio, è molto usato nella nutraceutica per la produzione di integratori alimentari per il controllo del colesterolo alto.
L’aroma è inoltre particolarmente utile nel trattamento dell’ansia e come antidepressivo, come dimostrano alcune pratiche di aroma terapia. L’essenza di bergamotto contiene una grande quantità di antiossidanti che possono rallentare l’invecchiamento e combattere i radicali liberi. La sua essenza si utilizza molto frequentemente per aromatizzare il té, mentre, in cucina, molto spesso se ne utilizza la buccia.