Rosa mosqueta: come coltivare con successo questo bellissimo fiore

In realtà abbiamo già parlato di questa pianta: Rosa mosqueta è un altro nome con cui è nota la Rosa rubiginosa o rosa balsamina. Solo che ci eravamo concentrati più che altro sul suo uso in cucina come spezia. Oggi, invece, andremo a vedere come coltivare con successo questa pianta che produce un bellissimo fiore (tanto che è una pianta usata anche come pianta ornamentale).

Come coltivare la Rosa mosqueta?

rosa rubiginosa

Il suo nome scientifico è Rosa rubiginosa, ma è anche nota come rosa mosqueta, rosa balsamina o anche come rosa canina. Da parte della famiglia delle Rosaceae ed è una pianta spontanea che può arrivare anche a 2-3 metri di altezza. Come le altre rose, anche qui lo stelo è ricoperto di spine ricurve.

Le foglie sono pennate, ovali, con margine seghettate e ricoperte di una fine peluria. Lunghe dai 5 ai 9 centimetri, queste foglie profumano di mele. I fiori, invece, hanno 5 petali, di colore dal bianco al rosa, con parecchi stami gialli. Producono un cinorrodo, un falso frutto di colore rosso che contiene i veri frutti, gli acheni che, a loro volta, racchiudono il seme.

Per far prosperare bene questa pianta, è bene sapere quale sia il suo habitat d’origine. Originaria dell’Europa, cresce bene in climi soleggiati e umidi, con temperature dai 3 ai 27 gradi. D’inverno ha bisogno del freddo per far germinare i semi.

Come pianta, non è difficile da coltivare: le sue esigenze di manodopera e le cure che richiede sono minime. Quindi è perfetta anche per i principanti. L’unica cosa da ricordare è che tende a essere un po’ infestante e a invadere il terreno circostante.

È molto adattabile, è capace di resistere anche alla siccità e a terreni non molto ricchi dal punto di vista nutritivo. Tuttavia, se vogliamo farla crescere nel nostro giardino, dobbiamo ricordarci che richiede terricci ben drenati con pH elevati.

Possiamo farla propagare per talea (che sia lunga almneo 25 cm), utilizzando un vaso che sia profondo minimo una ventina di cm. Il terriccio da usare è quello ben drenante, arricchito però con letame di vacca, sabbia ben lavata o anche humus di lombrichi.

Qui trovi, invece, altre informazioni sul suo uso in cucina. Se invece sei interessato alla rosa canina, ecco qui un nostro approfondimento in merito.

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