I cerchi sul prato: un fenomeno tra mistero e scienza

Sui prati in alta quota si verifica di tanto in tanto uno strano fenomeno, a cui molti provano a dare una spiegazione. Tra teorie fantasiose e ipotesi più plausibili, catturano la curiosità di tutti. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Cerchi sul prato

Cerchi sul prato: un fenomeno magico o naturale?

Sulle montagne dell’Arco Prealpino non è raro incontrare questi cerchi sul prato. Talvolta sono presenti anche semicerchi o mezzelune. Si trovano su suoli fertili formatisi su rocce calcaree e argillose, e il cerchio non è altro che erba più scura. Ma come mai l’erba assume una colorazione più scura?

Cerchio delle streghe

Si tratta di un fenomeno completamente naturale. Ciò è dovuto alla presenza di funghi che producono enzimi per digerire la materia organica, trasformandola in molecole nutrienti che rendono l’erba più rigogliosa e quindi di un colore verde più deciso e scuro. Per essere più precisi, è il micelio che provoca un rilascio di azoto. Le colonie di funghi si espandono in modo radiale o ad anello, soprattutto quando il prato è uniforme. I cerchi continuano a crescere man mano che le colonie si espandono nel tempo alla ricerca di nuove fonti di nutrimento; alcuni cerchi sono grandi decine di metri, in questo caso le colonie hanno sicuramente diverse centinaia di anni. In Francia, infatti, esiste un cerchio di 700 anni con un diametro di addirittura 600 metri.

I funghi comunque non sono sempre visibili: a volte sono grandi, ma spesso sono talmente piccoli da non essere notati, e ciò rende ancora più difficile trovare una spiegazione per i non esperti.

Fairy circles

Inoltre, i cerchi non sono sempre di un colore scuro. Talvolta si formano cerchi di erba secca e giallognola. In questo caso, invece del rilascio di azoto, si verifica una sottrazione di azoto, che impoverisce la vegetazione e la rende meno rigogliosa. Queste due eventualità dipendono dalla tipologia di funghi: alcune specie formano solo anelli scuri ed altre solo anelli chiari. Inoltre, esistono dei fungi “a crescita libera”, che formano cioè cerchi sui pascoli rimanendo indipendenti da altri organismi, e dei funghi con una crescita legata alla presenza di altri organismi. In tal caso i cerchi si formano attorno a un albero, in quanto i funghi prendono nutrimento dalle sue radici.

Storie e leggende antiche legate ai cerchi sul prato

In passato erano noti come “cerchi delle streghe“. In inglese si chiamano “fairy circles” o “elf circles”, ovvero cerchi delle fate e cerchi degli elfi. Ai tempi del Medioevo, in Germania, si credeva che le streghe producessero questi cerchi durante le danze notturne, e nessuno vi si avvicinava perché erano ritenuti maledetti. Secondo la leggenda austriaca erano invece i draghi a formare i cerchi durante il loro atterraggio al suolo, impedendo la crescita di qualsiasi pianta per 7 anni nei pressi del cerchio. Alcuni racconti di origine celtica volevano che questi anelli sul prato fossero legati alla presenza di folletti, fate ed elfi che danzavano sull’erba.

Cerchio delle streghe

Gli esseri umani che spiavano queste creature magiche durante la notte, erano condannati a partecipare per sempre a queste danze maledette. In Inghilterra e Irlanda si credeva che chiunque calpestasse, distruggesse o coltivasse sui cerchi, venisse colpito dalla malasorte. Veniva proibito anche alle greggi di brucare l’erba dell’anello, perché ritenuta stregata. Inoltre, chiunque raccogliesse fiori o rugiada nel cerchio, era condannato a rimanere al suo interno per tutta l’eternità, senza possibilità di uscirne, a meno che non si intervenisse con molte preghiere o con un bastone costruito con legno della Croce.

Nacquero così tante storie e leggende legate a questi cerchi che ne troviamo traccia già nella letteratura del XIII secolo, e a seguire anche nelle opere di Shakespeare come “La tempesta” o “Sogno di una notte di mezza estate”

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