4 errori comuni dei giardinieri con le ortensie in autunno: come evitarli

Sapevate che uno dei momenti più importanti per la cura delle ortensie è l’autunno, prima dell’arrivo dell’inverno? E che può fare un’enorme differenza nel rendimento e nella fioritura del vostro cespuglio l’anno successivo. Vediamo cosa fare e soprattutto cosa non fare.

In molti casi, come per la concimazione e la potatura, questi errori sono in realtà dovuti a troppe cure. Detto questo, però, ci sono anche alcune operazioni fondamentali, come la decapitazione e l’annaffiatura corretta, che devono essere eseguite nei mesi autunnali. Anche se fornire alla vostra ortensia un po’ di energia a fine stagione può sembrare una buona idea, in realtà è uno dei momenti peggiori per concimare. Può addirittura far rischiare il congelamento durante l’inverno. Se il terreno intorno a loro è troppo ricco di sostanze nutritive, useranno tutta l’energia per crescere, a scapito delle fioriture future. Aspettate invece l’inizio della primavera, poco prima o appena il cespuglio sta nascendo, per dargli una dose di energia.

Quando i giardinieri potano i cespugli a fioritura estiva in autunno, eliminano anche tutte le fioriture dell’anno successivo. Subito dopo la fine della fioritura estiva è il momento ideale per farlo. Per quanto riguarda le ortensie a fioritura tardo estiva e autunnale, è meglio aspettare l’inizio della primavera. Inoltre, lasciare che le fioriture e i vecchi steli fioriti rimangano in loco sottrae energia alla pianta. Inoltre, la mette a rischio di danni da neve e ghiaccio in inverno. In autunno le ortensie dovrebbero ricevere circa un centimetro di pioggia o essere annaffiate a mano ogni settimana. L’umidità non solo aiuta le radici a immagazzinare energia, ma aiuta anche la pianta a mantenersi sana e forte prima dell’arrivo dell’inverno.

Ecco come evitare i quattro errori più comuni con le ortensie in autunno. E ancora di più, di avere i vostri cespugli pieni di grandi, luminose e bellissime fioriture la prossima estate!