10 erbe spontanee commestibili che puoi raccogliere ed usare in cucina
Quando camminiamo nei sentieri, inevitabilmente ci imbattiamo in una varietà di erbe. Vi siete mai chiesti se qualcuna di esse può essere mangiata? Le piante che possono essere mangiate in natura sono state sicuramente il cibo principale per molte generazioni fino ai giorni nostri. Vi mostriamo 10 erbe spontanee commestibili e le loro caratteristiche.
Iniziamo con il pisello piccione: si può mangiare o si possono anche usare i suoi frutti per fare infusi. Bisogna innanzitutto osservare le sue dimensioni tra 20 e 60 cm e il suo colore verde scuro con foglie seghettate. E’ utilizzata in molti casi per controllare la febbre. Il tarassaco ha capacità depurativa contro gli avvelenamenti ed effetto diuretico. La lattuga selvatica ha proprietà psicoattive e analgesiche ma non deve essere consumata in eccesso, perché causa intossicazione. Per riconoscerla basta osservare il fusto dritto con ramificazioni. La borragine può essere consumata nella sua interezza ed usata nella cucina mediterranea per preparare tanti piatti ma anche consumata cruda. E’ facilmente riconoscibile per i suoi piccoli peli urticanti sul fogliame. La menta piperita è una delle piante più conosciute e utilizzate al mondo con il suo sapore intenso. L’altezza media è di circa 30 cm e le foglie sono lanceolate.
La rucola selvatica proviene dal Mediterraneo e si riconosce per la sua consistenza croccante e sapore piccante e amaro. La sua fioritura primaverile si sviluppa in grappoli. La portulaca è una specie strisciante che ha origini indiane. È facilmente riconoscibile per il sapore aspro e il suo gambo rosso e liscio che si estende lungo il terreno.
La cardencha è una consumata principalmente in infusione ed ha proprietà diuretiche infatti si dice sia efficace contro l’artrite. Si riconosce per il suo fogliame rado che si attacca alla base per raccogliere l’acqua. Il sedano di cavallo contiene alti livelli di vitamina C. È facile riconoscerla: basta osservare la sua altezza di un metro e mezzo. La fioritura è di colore giallo-verdastro e i frutti hanno una pigmentazione nera.
Infine la piantaggine, una specie vegetale erbacea di origine europea e asiatica. Le sue applicazioni sono varie, dall’uso come antinfiammatorio all’uso come espettorante. I suoi fiori appuntiti sono di colore verde chiaro con sfumature bianche.